Report: Luke
Credits Photo: Nina Ramirez
ASKING ALEXANDRIA + BLESS THE FALL + CHELSEA GRIN
10 febbraio 2012 . Magazzini Generali - Milano
Arriviamo ai Magazzini Generali che mancano una decina
di minuti all’inizio del concerto, il locale è già bene gremito di pubblico.
Poco dopo fanno la loro entrata i Chelsea Grin avvolti dalla nebbia scaturita
dalle macchine del fumo che accompagneranno per intero il breve show dei sei
del Utah. Forti del nuovo acquisto Jason
Richardson (BORN OF OSIRIS, ALL SHALL PERISH) si lanciano subito nei break down
che gli hanno resi famosi e soprattutto l’incrocio delle tre chitarre che gli
concede di giocare con sweep e armonizzazioni sopra i macinanti break down, l'unica nota dolente è il singer Alex Koehler che non sempre è all’altezza di
alterna scream laceranti a growl "quasi mai omogenei", spesso passando anche per
dei bridge di pulito non molto armonioso, per fortuna la band
aveva a disposizione solo poco brani ciò ha consentito al pubblico di non
annoiarsi per la continua successione di strutture ripetitive dei brani.
Chelsea Grin
Sonnet of the Wretched
Lifeless
Recreant
My Domination
Everlasting Sleep
Dopo un velocissimo cambio di palco ecco arrivare i
ragazzi dell’Arizona, il locale è pieno di ragazzini e ragazzine accorsi per
vedere i loro idoli, i Blassthefall propongono del buon post-hardcore molto
festaiolo, le loro sonorità sono ideali per far scatenare il pubblico astante e
il frontman Beau Bokan sa come far scatenare la festa tra siparietti e
battutine. La band è carica e in sede live non deludano vengono eseguite alla
perfezione brani come Promised Ones e To Hell and Back, l’apice della performance lo si
raggiunge con i cori del pubblico sulla semi ballad Hey Baby, here’s that song
you Wanted. Ottima prestazione anche per il bassista Jared Warth che si occupa pure linee di scream, durante l’esibizione viene anche esortato il pubblico a
tributare omaggio al suo compleanno.
Bessthefall
Awakening
Promised Ones
Bottomfeeder
Guys Like You Make Us Look Bad
To Hell and Back
The Reign
I’m Bad News, In the Best Way
Hey Baby, here’s that Song You
Wanted
2.0
What’s Left of Me


Giungiamo
quindi a fine serata il palco viene svelato completamente una batteria bianca e
un set di casse con bandiera inglese che riportano la doppia AA fa capire a tutti che è il
turno degli Asking Alexandria, dopo un breve intro elettronico ecco Danny
Worsnop e soci calcare il palco, l’acustica dei Magazzini Generali purtroppo
non aiuta molto i fonici e dell’opening Welcome si riesce a distinguere
solamente un po’ di growl e un frastuono di sottofondo, per fortuna il tecnico del suono riesce in breve tempo a ricalibrare i volumi velocemente per la successiva
Closure. La band è abbastanza informa anche se risultano piuttosto distaccati
rispetto i precedenti esuberanti Blessthefall, i brani estratti dall’ultima
fatica discografica Reckless & Relentless dal vivo suonano molto bene ed
ecco una tripletta che il pubblico nel pit non potrà dimenticare con molta
facilità: Breathless, A Lesson Never Learned e A Prophecy calnao come una scure sui presenti. Velocemente si corre verso
la fine dello show, nonostante i cinque britannici ormai conoscano bene la loro dimensione live, la
loro musica alla lunga comincia ad annoiare gli astanti, ma evidentemente gli
AA ne sono consci e il loro set non è eccessivamente lungo tanto da arrivare al
termine prima della fuga delle masse, dopo una breve pausa di poco più di un
minuto gli Asking alexandria tornano sul palco con la doppietta conclusiva di Alerion e The
Final Episode (Let’s Change the Channel). Una buona performance in generale
nonostante i vari problemi che comunque hanno colpito tutte le band della
serata

Asking Alexandria
Welcome
Closure
Breathless
A Lesson Never Learned
A Prophecy
I Was Once, Possibly, Maybe,
Perhaps a Cowboy King
Dedication
Dear Insanity
To the Stage
Morte et Dabo
Encore:
Alerion
The Final Episode (Let’s
Change the Channel)
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