Il vostro album di debutto
dimostra già una maturità profonda, avete mai pensato di reclutare dei turnisti
per portare il vostro progetto sul palco?
Grazie, penso sia davvero un bel
complimento! DEAD SUMMER SOCIETY è un mio progetto solista nato ufficialmente
nel 2010. Ho esperienza in varie bands (How like a winter in primis) e in
questo personale progetto volevo esprimermi in modo tale da far confluire nella
musica tutte le mie influenze ed esperienze, cercando nel contempo un certo
approccio sperimentale. Se c'è già una maturità lo devo al fatto che i pezzi
nascono in maniera molto spontanea, naturale, senza essere rimaneggiati, essi
rispecchiano molti stati d'animo differenti, e probabilmente tutto ciò contribuisce
a conferire una certa personalità al lavoro. A dire il vero penso che DEAD
SUMMER SOCIETY resterà un progetto da studio, per scelta.
Entrambi avete anche altri
progetti, cosa vi ha portato a dar vita ai Dead Summer Society?
DEAD SUMMER SOCIETY nasce essenzialmente
come mia one man band. Come accennavo, sentivo l'esigenza di esprimermi in un
progetto tutto mio, senza compromessi. Dopo la release di "The heart of
autumnsphere", demo completamente sperimentale del 2010, ho deciso di
collaborare con cantanti per aggiungere vocals alla mia musica. Ho conosciuto
Trismegisto, vocalist e musicista coinvolto in diversi progetti molto
interessanti (tra cui Cult of Vampyrism e Teeth and Thorns), e così è nata una
collaborazione che sicuramente continuerà anche in futuro. In seguito ho conosciuto anche Claudia
e Federica, le due voci femminili presenti nel lavoro.
A quali gruppi, nel caso, vi
siete ispirati per dar luce a questo progetto?
Musicalmente le influenze sono
molteplici. Bands tra le mie preferite come My Dying Bride e Paradise Lost,
Opeth e Katatonia hanno sicuramente influenzato il sound di
"Visions...", ma in generale penso ci sia dell'altro...dark ambient,
elettronica, folk...
In alcuni brani del disco, vi
sono parti in italiano. Pensate di utilizzare esclusivamente l'italiano per
alcuni brani futuri? Cosa pensate dei gruppi che scelgono il cantato
esclusivamente in italiano?
Si, ho inserito parti di recitato
femminile allo scopo di dare un flavour "teatrale" ad alcuni parti,
anche in italiano per creare un certo contrasto. Nulla da dire nei confronti di
chi usa esclusivamente il cantato in italiano, non nego di poterlo riutilizzare
in futuro, magari in contesti particolari, anche se non penso di realizzare un
pezzo utilizzando esclusivamente la nostra lingua...:-)
Il vostro artwork risulta
molto ispirato, vuoi cercare di raccontarci come è nato?
L'artwork di
"Visions.." è fantastico, e per due motivi: è bellissimo, e l'artista
che lo ha realizzato, Diletta Falco, ha colto in pieno il concetto che sta
dietro al titolo dell'album. Le canzoni contenute nell'album riflettono le mie
personali influenze ed esperienze, ed incarnano diverse emozioni, sentimenti
differenti. Sono stilisticamente piuttosto diverse tra loro, raccontano ed
esprimono molteplici stati d'animo, come fossero momenti, frammenti, visioni da
tante, mille vite diverse...
Grazie per l'intervista, vi
lasciamo l'ultima parola:
Ciao ragazzi, grazie per il
supporto! Vi lascio un po' di contatti per approfondire la conoscenza di DEAD
SUMMER SOCIETY:
deadsummersociety@libero.it
Ciao e grazie ancora!
Emiliano / DEAD SUMMER SOCIETY
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