OBSCURA + SPAWN OF POSSESSION + GOROD + EXIVIOUS + 26TOUSENDYEARS
23 marzo 2012 . Il Blogos - Casalecchio di Reno (Bologna)
Arrivata con un margine di ritardo nel sempre piacevole parco del "Il Blogos" bolognese noto che c'è molta affluenza stasera, forse, questa selezione di gruppi è più seguita di
quella proposta l’ultima volta che venni qui, con Abigail Williams e Thulcandra,
dove fatalità del destino eravamo a mala pena 8 persone. Entro, preparo
subito la macchina, ma l’ultimo pezzo dei bolognesi 26thousendyears è solo il
dessert di ciò che, sicuramente, hanno dato fino in fondo in tutto il loro show.
Qualcosa di interessante riesco a percepirlo, tra l’altro alla chitarra vi è Federico
“Feed”Venturi dei Disease Illusion. Mi rincresce veramente, è poca una canzone
per poterne parlare con una certa razionalità. Spero di poterli rivedere in
qualche altro palco e poterci dedicare qualche parola in più. 
Ok, dopo che il
gruppo spalla ha fatto rigorosamente il suo dovere di apri-pista, e con un cambio palco un po’
lungo, entrano gli Exivious. Gruppo progressive/jazz/death con 3 demo ed un
full-lenght alle spalle, sinceramente non li conosco, non so cosa aspettarmi.
Le prime cose che noto affreddo sono un’ottima strumentazione e un
atteggiamento molto consapevole dei nostri quattro. La session è decretata da un intro, un
solo accordo che suscita abbastanza la mia curiosità, cominciano con Ripple of
a Tear, la loro è una proposta che richiama un raffinato gusto progressive con
armoniche jazz e sfocia in un death per niente forzato ma deciso, pulito e
accattivante. Nessuna voce, solo pura musica strumentale, e decisamente ci sta!
Dal canto mio, amo e penso sia una bella soluzione mescolare gusti diversi per quel che
ne concerne un festival o comunque sia un concerto con molti gruppi simili,
rendendo così meno piatta la serata, affrontare realtà praticamente uguali è un rischio
per le orecchie a mia ipotesi. Nelle prime song l’elemento portante è il basso di Robin Zielhorst (ex-Cynic) , un primo
approccio considerevole con gli astanti miscelando un intruglio tra death e
progressive raffinato e tecnicamente esaustivo ed inaspettato. Un piacevole
gioco tra basso e batteria, e poi l’entrata delle chitarre che fanno sentire la
loro presenza attraverso riff saltuari. Il secondo pezzo Waves of Thought
prosegue senza fiato, belli gli sguardi tra il chitarrista Tymon Kruidenier
(anch'esso ex-Cynic) e il batterista Yuma Van Eekelen (ex-Pestilence), l’atmosfera si sta
scaldando e il pubblico è decisamente ammaliato. Questo è un viaggio
accompagnato da note cupe, è introspezione allo stato puro, ma dove ci
porteranno? Asurim riallaccia il tutto con riff di matrice più death, ci stiamo
avvicinando ad un traguardo davvero niente male. La tecnica e la preparazione
degli Exiviuos è invidiabile, un gruppo che sa il fatto suo e vuole dimostrarlo
e ribadirlo fino alla fine. Il set finesce come una martellata con Time and Its
Chages e An Elusive Need, un full immersion nella loro musica, che pathos, che
potenza!
Ripple of a Tear
Waves of Thought
Asurim
Time and Its Changes
An Elusive Need
Dopo questa bella parentesi strumentale degli Exivious, è l’ora dei francesi Gorod, dirò la mia, 5 full-lenght ed un EP, quello che ascoltai della loro discografia mi aveva incuriosito ma già da Birds of Sulphur mi resi conto che l’impatto scenico e il loro atteggiamento ben si discostava dalle mie aspettative. Un intro da colonna sonora ovvero The Call to Redemption, è l’inizio di una battaglia e dopo poco inizia il macello. Un death metal tecnico, niente da ridire ma l’impostazione è palesemente un potentissimo metalcore. Ottimi i riff proposti per tutto il set, il batterista Samuel Santiago (ex-Line of Sight, ex-Next on the List, ex-Zubrowska) è una macchina da guerra, devastante! Il cantante Julien “Nutz” Deyres (Zubrowska, ex-Eradykate) invece, è abbastanza monotono ed apersonale detta con tutta franchezza! Le chitarre invece, Mathieu Pascal e Nicolas Alberny, corollano il set con una serie di giochi armonici e tecnici notevoli. Sanno suonare, e tenere bene la presa col pubblico, ma personalmente mi han lasciato un po’ quell’amaro in bocca.
Birds of Sulphur
Here Die Your Gods
The Axe of God
Carved in Air
Programmers of Decline
Disavow Your God

Ci stiamo dirigendo verso la fine di questa interessante serata all’insegna del death in tutte le sue sfumature. Ora lo scettro va in mano agli Spawn Of Possession, e da quanto noto, erano molto attesi. Al contrario dei francesi Gorod, gli svedesi hanno da subito catturato la mia attenzione, quello che ci propongono è un death melodico nudo e crudo. Un piccolo saluto al pubblico del Blogos dal frontman Dennis Röndum, ex batterista del gruppo ora alla voce, e subito si aprono le danze con Swan Of The Formless. Riff tiratissimi di Danny Tunker, turnista live visto di recente con i Prostitute Disfigurement, la batteria ha molta mordenza e la voce cavernosa di Dennis fa fare headbanging a più non posso agli astanti. Appena reduci dall’ennesimo cambio di line-up gli Swan of Possession non ne fanno sentire troppo il peso, la scaletta vanta un tuffo nel passato ed uno sguardo al futuro, ma il pubblico sembra bene apprezzare la scelta. “Siete stanchi?Bene allora continuiamo” incita il frontman. Nel contesto soluzioni ritmiche corpose senza tregua, accompagnate dal continuo martellamento delle percussioni. Una band datata ma che ha ancora molto da dire, sicuramente da rivedere!
Hidden in Flesh
Where Angels Go Demons Follow
Spawn of Possession
Solemn They Await
Dead & Grotesque
Lash by Lash
Eccoci
gloriosamente arrivati al momento culmine della serata, li stavamo tutti
aspettando, i tedeschi Obscura. La loro eleganza ricorda molto quella dei
Thulcandra, difatti seconda famiglia del frontman Steffen Kummerer. Ventilatori
ben riposti accanto alle spie per impostare una scenografia forse “nordica” non
saprei, ma a tratti mi fa sorridere e a tratti è delicatamente piacevole ai
miei occhi! Ho letto molte critiche nei loro riguardi, si ragazzi diciamolo pure, siamo di fronte ad una band di un certo calibro ed al loro
primo Tour come headliners, che vanta nella line-up passata la presenza di
Jeroen Paul Thesseling (ex –Pestilence) ormai uscito dal gruppo ed uno Steve
DiGiorgio come turnista live al
basso appena sostituito da Linus Klausenitzer, ed un attuale e considerevole
Christian Münzner alla chitarra (Spawn
of Possession, ex-Thulcandra ed ex-Necrophagist). La band ci delizia da subito
con Septuagint ... è magia. La loro bravura è impeccabile nella tecnica, nell’impatto
con il pubblico, nessuna sbavatura, un connubio di estasi e un sapiente tributo
ai Death e ai Morbid Angel. Gli Obscura ci offrono anche un piccolo momento drum
solo, lasciando il palco al batterista Hannes Grossmann, niente male direi. Non c’è molto da
doversi soffermare, è eleganza compositiva quello che questa sera ci donano gli
Obscura, un’eloquente tessitura dove la trama è offerta al pubblico con grande
pathos tecnico, una teatralità senza mezzi termini, suoni potenti e ricchi di
sfumature, la grande macchina Obscura è qualità sapientemente messa su un
piatto d’argento, a tutti gli effetti.
Septuagint
Vortex Omniivium
Inarnated (Death cover)
Orbital Elements
Ocean Gateways (Morbid Angel cover)
Universe Momentum
Drum Solo
The Anticosmic Overload
Centric Flow
Encore:


















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