Recensore: Nina Ramirez
Credits photo: Simone di Luca e Nina Ramirez
GOJIRA + MACHINE HEAD + METALLICA
Stadio Friuli (Udine) 13 maggio 2012
Eccoci arrivati al grande giorno, che in molti di voi, stavano aspettando da tanto. Qui, nella laguna veneziana, ci siamo praticamente svegliati all'alba grazie ad un mega temporale e dopo 50 minuti di vaporetto tra la pioggia partiamo con tranquillità verso Udine. Per fortuna, durante il viaggio lo spiraglio di sole si intravede, speriamo che ad attenderci sia una bella giornata. In treno vi sono molti metallari, belli carichi per il concerto con tanto di bandiere, felpe, maglie, braccialetti ecc firmati Metallica, e dopo aver constatato che sono pure stranieri, forse spagnoli, una domanda mi viene proprio dal cuore..Ma quanto fa un fan per il gruppo che ama??? Udine, usciti dalla stazione c'è un pullman apposito per lo stadio ad aspettarci, sicuramente una nota positiva ad aiutare i fan che se la fanno in treno. 15 minuti giusti di bus ed eccoci allo stadio Friuli, sono poco più le 12 e già la gente comincia ad arrivare, ci sono pure le code nelle entrate per la platea. Entriamo nello stadio e, prima nota negativa, ok siamo in Italia, nel paese dei balocchi dove tutto è lecito e dove ci si perde spesso in bicchieri d'acqua ma..un minimo di perquisizione iniziale negli zaini poteva anche essere fatta? ok la prossima volta vengo con le bombe a mano!!! La gente paga un biglietto abbastanza salato anche per un minimo di sicurezza, visti i tempi che corrono. Il concerto inizia poco dopo le 18.00, ad aprire le danze sono i Gojira, band francese attiva dal 1997 sulle note di Orobus. Bella in linea di massima la voce del frontman Joe Duplantier, il chitarrista Christian Andreu incita subito gli astanti con The heaviest matter of the universe percorrendo lo snakepit. Interessante l'incrocio delle chitarre ed in complesso anche l'esecuzione della batteria, ma scarni d'impatto e di mordenza, brani un po' piatti con un matecore ultratecnico sinceramente notevole ma difficile da assimilarli non conoscendo la loro evoluzione negli album.
1- Orobus
2- The Heaven Matter of the Universe
3- Backbone
4- Love
5- Flying Whales
Cambio palco e ci dirigiamo, nel mentre, verso la lunga coda nello stand delle birre, ora sarà la volta dei thrasher americani Machine Head, che irrompono sullo stage accompagnati dall'intro I am Hell con una furia devastante. I Machine Head sono una band di grosso calibro, attiva dal 1992 che non ha proprio nulla da invidiare a nessuno, uno spettacolo semplice scenograficamente ma di grande talento. I cinque preparano un set davvero interessante spulciando prevalentemente dall'ultimo lavoro discografico Unto the Locust uscito l'anno scorso, ma anche da The Blackening del 2007 e Though the ashes of Empire del 2003. La qualità tecnica dei Machine Head è altissima, dolente dire che la voce di Robb Flynn non è mai stata il punto forte del gruppo e di certo non ci aspettavamo un miglioramento nonostante sia l'elemento più carismatico della band. Chi invece ha spiccato su tutti è il batterista Dave McClain con una potenza ed una precisione da macchina da guerra, mentre Robb, Adam e Phill non perdevano un attimo per incitare il pubblico correndo su e giù per lo snakepit, il quale si lasciava scatenare in poghi violenti e scrosci d'applausi. Una prestanza ed un talento unici, i Machine Head negli ultimi anni hanno partecipato a tantissimi tour che li hanno portati ad essere una band ben oliata capace di offrire momenti indimenticabili.
1- I am Hell (Sonata in C)
2- Be still and know
3- Imperium
4- Beatiful Morning
5- Locust
6- Aesthetics of hate
7- Darkness Within
8- Who we are
9- Halo
Giungiamo alla fine di questo grande evento e sono oramai le 21.00, lo stadio è gremito di persone, e dopo la lunga attesa parte dai mega schermi un video di alcune scene tratte dal film Il buono, il brutto e il cattivo sulle note di The ectasy of God di Ennio Morricone. Il tour dei Metallica è dedicato al Black Album che è l'album che li ha resi famosi anche fuori dal circuito metal, il quale da una parte è amato e dall'altro è rinnegato. Eseguire quindi, l'intero album dal vivo, implica dei rischi. Lo show dei quattro californiani si apre con Hit the Lights, Master of Puppets, Fuel e For whom the bell tolls, e tranne Fuel gli altri tre pezzi sono estratti dai primi tre album e per questo i primi venti minuti sono l'incipit di quello che si preannuncia essere un gran concerto dando un irrefrenabile carica al pubblico dello stadio ed anche tra gli spalti la gente è molto entusiasta, tra l'altro non vi erano solo giovani ma anche molti veterani dell'heavy metal. Dopo la prima manciata di brani si comincia con l'esecuzione del Black Album riprodotto per intero e alla rovescia che ha battezzato anche il nome del tour. Da subito c'è un calo di impatto rispetto i brani precedenti, eseguire un album per intero dal vivo non è mai cosa semplice perchè si va incontro al gusto del pubblico che preferirebbe sentire altri Best of rispetto ad alcuni riempitivi, inoltre, molti fan possono non aver mai apprezzato quell'album. I Metallica saggamente per ovviare al fattore gusto dell'album hanno utilizzato durante la performance alcuni effetti di laser colorati, fuochi d'artificio e palloncini neri, che da un lato possono certamente essere apprezzati dai "più piccoli" e da un'altro si scopre quanto sia stato un contorno per ovviare ad un'esecuzione generale dei brani un po' farcita di errori tecnici e con un Lars Ulrich che ha semplificato di gran lunga i fill di batteria e un James Hetfield un po' senza voce. Siamo giunti al termine dello show e sul palco, per dare l'incipit del tempo, Lars porta Riccardo De Santis curatore del Metallibashers fan club, e con una bella esecuzione di Sick and Destroy si conclude questa serata interessante ricca di buona musica anche se tutto sommato è amaro dirlo ma forse ci saremo aspettati qualcosa in più da queste leggende del thrasher attivi dal 1981.
Metallica setlist:
1- The ectasy of god (intro by Ennio Morricone)
2- Hit the Lights
3- Master of Puppets
4- Fuel
5- For whom the bell tolls
6- Hell and Back
7- The struggle within
8- My friend of misery
9- The god that failed
10- Of wolf and man
11- Nothing else matters
12- Through the never
13- Don't tread on me
14- Wherever I may roam
15- The unforgiven
16- Holier than thou
17- Sad but true
18- Enter Sadman
19- Battery
20- One
21- Seek and Destroy
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