martedì 30 ottobre 2012

ANATHEMA

 Report by Carme
Credit pics Marta Sky Beretta
ANATHEMA
Teatro Le Serre (TO) 15 OTTOBRE 2012



Quando arriviamo nel pomeriggio al Teatro Le Serre di Grugliasco, Torino, che in serata ospiterà gli inglesi Anathema e gli italianinissimi opener Artic Plateau, già troviamo un gruppo di fan davanti alle porte che inganna l'attesa dell'apertura divertendosi a cantare i pezzi della band di Liverpool, accompagnati da una chitarra acustica suonata con ottima tecnica da un giovane ragazzo. Dopo il soundcheck gli Anathema escono, li vedono e li applaudono divertiti, ringraziandoli e promettendo che lo show sarà eccezionale... e avranno ragione! Dopo una buona prestazione a livello tecnico/musicale da parte degli Artic Platou, che si rivelano essere purtroppo un po'  statici sul palco, il pubblico inizia ad inneggiare agli headliners. Salgono sul palco accompagnati dalle note dell'intro "Round and Round" dei Pink Floyd e subito inizia lo show con l'ultima "Untouchable Part 1" e "Part 2", splendidamente cantata dalla ormai membro a tutti gli effetti Lee Douglas. I brani a seguire attingono dall'ultimo nato in casa Anathema, Weather Systems e dal precedente full length con brani come "Thin Air", "Dreaming Light" e "Everything". L'energia che la band riversa sul pubblico viene ricambiata con altrettanto entusiasmo dai numerosi fan presenti nella struttura, ed è subito chiaro che si tratterà di un'esibizione impeccabile, in cui le emozioni e l'energia saranno il carburante di una band ormai artisticamente matura e consapevole del valore della propria arte e dell'affetto dei propri fan.Non mancano brani più storici come "Deep", "Emotional Winter" e "Wings of God" che scatenano l'entusiasmo e la partecipazione dei presenti, prima di tornare alle ultime "A Simple Mistake", "Lightning song", la futuristica e complessa "The storm before the calm", "The beginning and the end", introdotta dalle parole di Danny che presenta il nuovo tastierista Daniel Cardoso come uno dei musicisti più grandi e talentuosi con cui abbia avuto l'onore di lavorare, e "Universal" sono un crescendo di emozioni. La band guidata da un Vinnie Cavanagh ispirato e pieno di energia e da un impeccabile Danny Cavanagh ci regala un finale pieno di pathos con "Closer", "A Natural Disaster" e "Flying" cantate a gran voce dai fan! C'è tempo per un bis, affidato all'intimistica "Internal Landscapes" e all'inno "Fragile Dreams" che conclude l'esibizione di una band ormai al vertice della propria carriera, capace di fondere mirabilmente passione e tecnica, trasporto e precisione esecutiva, dimostrando che il coraggio di cambiare per evolversi e maturare è ripagato dai fan che hanno saputo cogliere con sensibilità la vera camaleontica natura di questa meravigliosa realtà che sono gli Anathema.Quando la maggior parte del pubblico lascia il teatro "Le Serre", i fan più irriducibili si fermano all'esterno della struttura per tributare un ultimo saluto alla band, continuando l'unplugged pre-concerto e, all'improvviso, un divertito Danny Cavanagh sbuca dal teatro e si unisce ai presenti (raccolti al freddo e al buio davanti all'ingresso) cantando e poi suonando alcuni brani (ricordiamo "Wish you were here", "Eleanor Rigby", "The blower's daughter" e la sua preferita, l'intramontabile "Stairway to Heaven"), deliziando i fan con un'ulteriore e inaspettata esibizione spontanea e ispirata, ma come sempre caratterizzata da grande precisione e passione. L'energia e la voglia di divertirsi e fare musica non abbandona il grande artista che è ormai diventato Danny, anche dopo quasi due ore di concerto, e se qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio sulla disponibilità e signorilità del maggiore dei fratelli Cavanagh non poteva trovare risposta migliore!






 






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