mercoledì 31 ottobre 2012

THE SECRET

Recensione a cura di: Simon
THE SECRET
"AGNUS DEI"
Chi ha amato il debut Salve et Coaugula non potrà non amare questo secondo capitolo dei The Secret, band italiana di cui andare fieri ed orgogliosi, visto che all’estero già ci vengono invidiati ed adorati. 
Ancora una volta la formazione friulana fa quello che sa bene fare, "ESSERE SE STESSA", miscelando il meglio dei generi estremi come death, black , hardcore e doom, riuscendo in quello che in molte band, sopratutto retrò, non riescono a realizzare. 
Ovvero quello di far rivivere un certo metal estremo dei primi e sulfurei anni 90, quando la Scandinavia vomitava sul mondo orde di legioni infernali come i Darkthrone o i Nihilist
La title track Agnus Dei è l’ossidiano benvenuto in un calderone infernale oscuro e bollente, perfetta opener per capire cosa ci attende nel resto dell’album: dolore
Le successive May God Damn All of Us e Violent Infection non superano ciascuna i 90 secondi, perché i Nostri hanno imparato bene la lezione della prima scuola grindcore,  fare male con colpi rapidi e letali. Non a caso si può metaforicamente vedere le seguenti  tracce (cui i picchi di lunghezza non superano i 3 minuti e mezzo) come una sorta di pestaggio  atto contro l’ascoltatore, dove  i vari brani sono come colpi inferti al volto, al linguine, alle costole e in altre parti, con sadica ferocia. Solo tre sono i pezzi  che si possono considerare “lunghi”, visto la media del resto dell’album. 
Le canzoni più mistiche ed occulte della tracklist, come poste ad accogliere il Nero Capro, giunto a vedere come siete ridotti in questa violenza sonora.
 Vermin of  Dust malvagia marcia ferale di un antico (scandinavo) death metal, l’infernale  Darkness I became e la doomeggiante  Heretic Temple, altri brani egregi dove non s’inventa nulla di nuovo, ma suona dannatamente fresco ed ispirato. 
A chiudere l’album giungono i  colpi di grazia di The Bottomless Pit , Osbcure Dogma e la ghost track Seven Billion Graves
Applauso  per Kurt Ballou produttore di Agnus Dei, che grazie ai suoi Goldcity Studios, ha colto lo spirito profano e demoniaco dei The Secret, riuscendo a ricreare un suono malsano e ottenebrante, che non è mai cacofano e confuso nei momenti più rabbiosi.
Concludendo, che dire: bravi ragazzi, non avete deluso le aspettative. E voi cosa aspettate? Non volete farvi picchiare da loro?
voto: 8

01. Agnus Dei
02. May God Damn All Of Us
03. Violent Infection
04. Geometric Power
05. Post Mortem Nihil Est
06. Daily Lies
07. Love Your Enemy
08. Vermin Of Dust
09. Darkness I Became
10. Heretic Temple
11. The Bottomless Pit
12. Obscure Dogma
13. Seven Billion Graves

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