MELT DOWN THE IDOLS
I violenti Sedition, band nostrana dell'underground death metal friulano, dopo un significativo demo nel 2011, ci presentano oggi un EP più carico e coinvolgente, un' ottimo biglietto da visita. Il sound dei cinque è un macigno di potentissimo death/grind con un certo gusto personale ma che in sostanza nasconde ancora un' incerta determinazione. Già dal primo pezzo "Painted Face of a Savage" è un incipit di metallo fuso a 6000° gradi, la batteria di Stefano Venturuzzo, ne è l'elemento portante in toto, tra blast beat e breakdown ed un percepibile gusto core. La voce di Leonardo Romanello entra con fervida aggressività nel contesto con un growl accattivante, soffocato e cupo, il tocco di classe di questa eccellente proposta musicale. Le chitarre in questo pezzo e in tutto l'EP fanno sicuramente la loro bella presenza con alcuni riff e giri interessanti ma di per sè non introducono nel contesto idee troppo personali. Il sound macignoso prosegue senza scampo, belle "Fucking Retox" e la cupezza di "Eye of the Desert", una perla finale con "The Man Forever Big, senza dubbio una parentesi d'estasi in unplugged con sonorità grunge/blues, di buon gusto.
01 - Painted Face of a Savage
02 - Krakatoa
03 - Fucking Retox
04 - The Stoned Sun
05 - Eye of the Desert
06 - The Man Forever Big
"un incerta" indeterminazione come nel saper mettere gli apostrofi e scrivere in italiano semplici parole come "contentso"
RispondiElimina"breackdown" è inglese ed è rinomatamente difficile
Siamo esseri umani e per tanto possiamo sbagliare.
RispondiEliminaindubbio, ma c'è differenza tra un colpo a ping pong in rete e una recensione scritta coi piedi, anch'essa in rete
EliminaNotiamo che sei interessato alla buona riuscita delle nostre recensioni, ci chiediamo se potrebbe interessarti proporti come nostro recensore.
RispondiEliminapiuttosto rimango seduto mangiando la mia stessa carne
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